Mese Mariano di Giordano e La Resurrezione di Cristo concludono il Mese della Musica a Milano

Mese Mariano di Giordano e La Resurrezione di Cristo concludono il Mese della Musica a Milano
Mese Mariano di Giordano e La Resurrezione di Cristo concludono il Mese della Musica a Milano

A conclusione del Mese della Musica è stato rappresentato nella suggestiva cornice del Duomo di Milano il dittico Mese Mariano di Umberto Giordano e La Resurrezione di Cristo di Lorenzo Perosi.

La produzione dell’evento è stata realizzata dall’Associazione Concertistica Carmina et Cantica alla cui direttrice artistica Beatrice Bianco si deve l’idea di aver accostato i due titoli.

 Mese Mariano è l’adattamento operistico di ‘O Mese Mariano, dramma di Salvatore di Giacomo a cui Giordano chiese di realizzare un libretto da essere messo in musica.

È Pasqua, e i bambini giocano e cantano mentre aspettano l’arrivo della Contessa, uno dei benefattori dell’orfanotrofio. Quando arriva, le cantano una serenata mentre lei distribuisce doni. Uno dei bambini, Valentina, legge poi un sonetto scritto da Don Fabiano in onore della Contessa. Quando la Contessa è partita e i bambini sono stati condotti nelle loro stanze, Carmela entra nel cortile portando un dolce pasquale appena sfornato per il suo bambino ae domanda a Suor Pazienza se può vedere quest’ultimo. Carmela riconosce nella suora una sua amica d’infanzia. Sopraffatta dal senso di colpa, racconta a Suor Pazienza e alla Madre Superiora di come sia stata sedotta e abbandonata quando era una giovane ragazza, restando sola con un figlio da crescere. Più tardi si è sposata con un operaio, che ha rifiutato di tenere con sé il figlio di un altro uomo e l’ha costretta a lasciare il bambino in orfanotrofio. Carmela va quindi nella cappella a pregare. Mentre lei è fuori giungono alcune suore e dicono alla Madre Superiora che il figlio di Carmela è morto nella notte. La Madre Superiora decide di non dire nulla a Carmela, e le spiega invece che il bambino non la può vedere perché è nel coro, impegnato nelle esercitazioni per le celebrazioni del Mese mariano. Carmela lascia l’orfanotrofio in lacrime.

Sebbene l’acustica all’interno della Cattedrale non fosse ottimale, si è potuta apprezzare nella parte di Carmela il soprano Antonella de Chiara, molto centrata in un ruolo altamente drammatica, ha palesato una bella voce, ed un’aderenza totale al tragico personaggio che anticipa quello della pucciniana Suor Angelica.

Accanto a lei ottima è stata anche la Madre Superiora di Claudia Nicole Bandera. Federica Gatta ha reso in modo molto divertente il personaggio della Contessa. Bella prova anche di Francesca Lanza nella parte di Suor Pazienza.

Completavano il cast Nadia Pirazzini, Elena Rapita e Vittoria Giacobazzi nelle parti delle suore, la piccola Bianca Gentili che ha dato vita a Valentina e Carmelo Corrado Caruso nel ruolo di Don Fabiano il rettore dell’orfanotrofio.

Una nota di merito va al coro dei Pueri Cantores della Cappella Musicale del Duomo di Milano, preparato da Don Claudio Bugio, che hanno dato voce ai suggestivi cori degli orfanelli che fanno da motivo conduttore dell’opera.

Mese Mariano di Giordano e La Resurrezione di Cristo concludono il Mese della Musica a Milano
Mese Mariano di Giordano e La Resurrezione di Cristo concludono il Mese della Musica a Milano

La seconda parte della serata ha visto la rappresentazione in forma semiscenica del capolavoro di Lorenzo Perosi, la Resurrezione di Cristo.

Oratorio in due parti, in cui la prima seguendo i versetti del Vangelo di Matteo ci racconta i momenti cha vanno dalla morte di Gesù fino alla sua deposizione nel sepolcro con pagine di musica veramente toccanti come il “Crux Fidelis” del coro femminile o lo splendido “Plange quasi Virgo” intonato dalle due Marie; nella seconda parte ripercorrendo il Vangelo di Giovanni ci fa vedere la gloria della resurrezione di Cristo che ha come tema portante “Alleluja” parola che da sola rappresenta la vittoria della vita sulla morte.

Il Tenore Leonardo Gramegna ha interpretato lo Storico, il narratore degli eventi, un ruolo complicato in cui tenore barese ha mostrato un bel timbro ed una ottima estensione vocale.

Il soprano Luisella De Pietro ha dato voce al personaggio di Maria Maddalena, aderendo in modo perfetto alla parte. Il Baritono Carmelo Corrado Caruso ha dato solennemente rilievo al Redentore.

Completavano il cast: Nadia Pirazzini nel ruolo di Maria, Romano Franci nel ruolo di Pilato ed i due angeli di Annalisa Ferrarini e Silvia Buson.

Il maestro Stefano Seghedoni ha diretto in modo ottimale l’Orchestra Mo-Mus. Nonostante l’esiguità delle prove, è riuscito a rendere bene le differenze delle due partiture dando del Mese Mariano una lettura più intima e partecipata di contro ha evidenziato tutta la solennità della Resurrezione di Cristo, partitura più complessa con rimandi a Wagner ed alla musica europea di inizio ‘900. Molto intenso il Coro Lirico Amadeus preparato da Stefano Colò

Nonostante l’ambientazione all’interno del Duomo non consentisse l’uso di un vero palcoscenico, Artemio Cabassi, che ha realizzato regia, scene e costumi, è riuscito nel Mese Mariano a realizzare una coerente messa in scena, mentre grazie al suggestivo gioco di luci ed ai colorati costumi a rendere Resurrezione di Cristo in modo quasi scenico.

Domenico Gatto

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