XXXIX Festival della valle d’Itria
Martina Franca
Palazzo Ducale
29/luglio/2013
Melodramma fantastico-giocoso in quattro atti
Libretto di Francesco Maria Piave
La messa in scena di Crispino e la comare, opera buffa dei fratelli Luigi e Federico Ricci che fu uno dei titoli più rappresentati nel mondo nel XIX secolo, si situa all’interno della tradizione del Festival della Valle d’Itria che ha come scopo principale quello del recupero di titoli dimenticati.
La vicenda dello squattrinato ciabattino che con l’aiuto della morte, la comare, diventerà ricco e rispettato è stata ambientata da Alessandro Talevi ai tempi nostri con tanto di chirurghi plastici che gonfiano le labbra delle donne come canotti e di ragazzotti con telefonini che filmano e fanno foto. Operazione questa molto banale, visto che ormai i registi sono tutti talmente geniali da non saper fare altro che attualizzazioni. E’ stato un continuo di situazioni grottesche e ridicole da confondere l’azione e soprattutto da fare troppo spesso da riempitivo movimentato durante le arie dei cantanti.
Bella prova di Jader Bignamini, che è riuscito a dare tutti i colori della partitura, ed ha ben diretto l’orchestra internazionale d’Italia.
Ottima la prova dei due protagonisti:
Domenico Colajanni, che si è calato alla perfezione nei panni del protagonista grazie soprattutto ad una dizione impeccabile ed è riuscito a dare vita a tutte le sfaccettature di questo personaggio che da povero disgraziato bistrattato da tutti diventa un ricco dottore superbo.
Stefania Bonfadelli ha dato vita ad una spumeggiante Annetta convincente vocalmente e scenicamente. Perfettamente a proprio agio in una parte divertente come questa dimostra, se ce ne fosse ancora bisogno, che i ruoli comici sono quelli che più si adattano al suo temperamento.
Buona prova di Mattia Olivieri nel ruolo di Fabrizio, mentre Romina Boscolo nel ruolo della Comare è stata un po’ sottotono.
Completavano il cast Fabrizio Paesano – Contino del Fiore, Alessandro Spina – Mirabolano, Carmine Monaco – Asdrubale, Lucia Conte – Lisetta, Francesco Castoro – Bartolo.
Buona la prova del Coro del Teatro Petruzzelli di Bari preparato da Franco Sebastianini.
Nel complesso una bella serata, che ha visto il sold out, come in tutte le serate di questo festival, ed un pubblico entusiasta.
Crispino: Domenico Colaianni
Annetta: Stefania Bonfadelli
La Comare: Romina Boscolo
Contino del Fiore: Fabrizio Paesano
Fabrizio: Mattia Olivieri
Mirabolano: Alessandro Spina
Asdrubale: Carmine Monaco
Lisetta: Lucia Conte
Bortolo: Francesco Castoro
Maestro concertatore e direttore d’orchestra: Jader Bignamini
Regia: Alessandro Talevi
Scene: Ruth Sutcliffe
Costumi: Manuel Pedretti
Assistente alle scene: Justin Arienti
Disegno luci: Giuseppe Calabrò
Orchestra Internazionale d’Italia
Coro del Teatro Petruzzelli di Bari
Maestro del Coro Franco Sebastiani
Domenico Gatto