L’opera è donna
Julia Jones, Eun Sun Kim e Speranza Scappucci sul podio della 50° stagione
per raccontare le storie di Aida, Tosca e Violetta.
Spettacoli dal 18 luglio al 10 agosto 2014; la biglietteria è aperta da domani
Macerata – Il Sindaco di Macerata e Presidente dell’Associazione Arena Sferisterio Romano Carancini, il Presidente della Provincia e vicepresidente dell’Associazione Antonio Pettinari e il Direttore Artistico Francesco Micheli hanno presentato oggi a Macerata date e titoli della stagione 2014, la 50° di attività del Festival. La biglietteria per la stagione 2014 sarà aperta da giovedì 18 luglio 2013, anticipando per prima volta l’inizio della stagione precedente, che si apre con Nabucco venerdì 19.
Tema della 50° stagione, del quale è stato presentato in anteprima il logo disegnato da Francesca Ballarini, sarà “L’opera è donna”: per la prima volta al Macerata Opera Festival sul podio dei tre titoli in cartellone saliranno tre donne. Nei prossimi mesi sarà annunciata la composizione del comitato d’onore che presiederà alle celebrazioni per i 50 anni. Si prevede tra l’altro una mostra sulla straordinaria storia musicale e teatrale che ha avuto per teatro lo Sferisterio.
La stagione si apre il 18 luglio 2014 con Aida, l’opera che nel 1921 segnò la trasformazione dello Sferisterio da struttura sportiva a teatro d’opera all’aperto. Si trattò allora di un atto d’amore del conte Pieralberto Conti, alla guida della Società Cittadina, per la donna che amava, il soprano Francisca Solari, che ne fu protagonista. Oggi Aida segna il debutto come regista a Macerata di Francesco Micheli, alla sua terza stagione come direttore artistico, e della direttrice d’orchestra britannica Julia Jones.
La seconda nuova produzione è Tosca, titolo non verdiano inserito nel programma dedicato dal Festival al compositore di Busseto in occasione del bicentenario. Il capolavoro di Puccini torna in un nuovo allestimento firmato da Franco Ripa di Meana, sul podio la giovane coreana Eun Sun Kim.
Infine torna sul palcoscenico dello Sferisterio la “Traviata degli specchi” di Henning Brockhaus e Josef Svoboda, seconda tappa della “trilogia popolare” inaugurata da Il trovatore nel bicentenario e destinata a concludersi con Rigoletto nel 2015. Dirige Speranza Scappucci, che dopo anni di esperienza come maestro collaboratore e coach di tutto il repertorio italiano all’Opera di Vienna, all’Opera di Roma, a Salisburgo e al Metropolitan ha intrapreso da due anni con successo la carriera di direttore d’orchestra..
La conferenza stampa sulla stagione 2014 è stata anche l’occasione per riflettere su alcuni dati relativi al bilancio e alla produzione. Negli ultimi anni il Macerata Opera Festival ha compiuto un deciso sforzo nel senso della trasparenza (i bilanci sono consultabili sul sito www.sferisterio.it) e dell’ottimizzazione delle risorse, rivitalizzando nello stesso tempo la biglietteria e i contributi privati.
“Sono felice di potervi comunicare gli ultimi dati della biglietteria che mostrano per il festival che si aprirà venerdì un aumento delle prenotazioni del 24% rispetto al 2012 – ha dichiarato il Sindaco Romano Carancini – con una media di 1.029 biglietti prenotati per sera. Di fronte a questi dati è preoccupante il taglio del FUS che prevediamo intorno ai 70.000 per il Macerata Opera Festival”. Il presidente della Provincia Antonio Pettinari ha sottolineato l’importanza della programmazione e del coinvolgimento del territorio “In passato lo Sferisterio era percepito come un patrimonio della sola città di Macerata; oggi le attività del Festival interessano l’intero territorio. L’anticipo della programmazione permette di lavorare per tempo sulla biglietteria che resta un elemento fondamentale a fronte del taglio dei fondi pubblici”.
Il bilancio 2012 del Macerata Opera Festival ammonta a circa 4 milioni di euro e registra un attivo in di circa 12.000 euro (i dettagli sono sul sito). Gli incassi di biglietteria (1.050.000 euro) hanno costituito un quarto del totale delle entrate, costituite in maggioranza da fondi pubblici. Per valutare il dato sulla biglietteria è fondamentale ricordare che si riferisce solo agli spettacoli allo Sferisterio, mentre gli eventi del Festival Off realizzati sul territorio sono gratuiti e costituiscono un fondamentale contributo all’attrattività e vitalità culturale della provincia senza garantire al Festival contropartite economiche dirette. Resta da registrare che le sponsorizzazioni di privati (al netto degli sponsor Banca Marche e Carima) sono cresciute tra il 2012 e il 2013 da 235.000 a 305.000 euro. Un ultimo dato riguarda le spese che nel 2012 sono state destinate per il 74% alla produzione artistica: chi investe nello Sferisterio sa che tre quarti del suo contributo sono impiegati nella creazione degli spettacoli e solo un quarto in spese fisse.
Il Macerata Opera Festival è sostenuto da Comune e Provincia di Macerata, Regione Marche, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Camera di Commercio di Macerata, Fondazione Carima, Società Civile dello Sferisterio, insieme al main sponsor Banca Marche ed ai major partner Apm e Gruppo Gabrielli. Dal 2013 Giovanni Fabiani è world sponsor del Festival, con particolare riferimento al mercato russo..
Macerata Opera Festival
50° Stagione Lirica
18 luglio – 10 agosto 2014
18 e 27 luglio, 2 e 10 agosto 2014
Giuseppe Verdi
Aida
Regia Francesco Micheli
Direttore Julia Jones
Fondazione Orchestra Regionale delle Marche
Coro Lirico Vincenzo Bellini
19 e 25 luglio, 3 e 8 agosto 2014
Giacomo Puccini
Tosca
Regia Franco Ripa di Meana
Direttore Eun Sun Kim
Fondazione Orchestra Regionale delle Marche
Coro Lirico Vincenzo Bellini
20 e 26 luglio, 1 e 9 agosto
Giuseppe Verdi
La traviata
Regia Henning Brockhaus
Direttore Speranza Scappucci
Fondazione Orchestra Regionale delle Marche
Coro Lirico Vincenzo Bellini
Il melodramma è la forma d’arte che prima e più di ogni altra ha imposto alla nostra attenzione figure femminili protagoniste: donne forti, eroine dalle virtù e passioni esemplari e spesso estranee o eccedenti i canoni rigidi con cui la società cercava di imbrigliare le identità femminili. Basta scorrere velocemente un elenco di i titoli di opere dell’Ottocento per rendersi conto dell’assoluta preponderanza delle eroine femminili. La direzione artistica di Francesco Micheli ha manifestato da subito la volontà di approfondire questo aspetto, che rende il melodramma più che mai attuale in un’epoca di forte contrasto tra affermazione di genere e perdurare di intollerabili discriminazioni e violenze. La stagione del 2011, la prima di Micheli direttore, ruotava intorno alle tre eroine Violetta, Carmen e Mimì cui fu dedicata tra l’altro una mostra a Palazzo Buonaccorsi.
Storicamente i grandi personaggi femminili dell’opera sono stati incarnati da altrettanto grandi interpreti sul palcoscenico; la presenza femminile sul podio è stata invece sempre ostacolata da un mondo musicale di proverbiale misoginia. Fino alla seconda metà del ‘900 faceva discutere la semplice presenza una donna in orchestra, come testimoniano la netta opposizione dei Berliner Philharmoniker all’ingresso della clarinettista Sabine Meyer voluta da Karajan nel 1982, e ancora oggi un semplice sguardo alla formazione dei Wiener Philharmoniker.
Ancora più radicato è il tabù contro le donne sul podio, tanto che non si sa se chiamarle “direttore”, “direttrice” o “ direttora”. Oggi però qualcosa sta cambiando, e se negli ultimi anni la maggior parte delle orchestre vede una presenza femminile vicina al 50%, anche nel campo della direzione le donne hanno cominciato a farsi valere: prima soprattutto nei piccoli ensemble dedicati alla musica contemporanea e barocca, poi, sempre di più, alla testa di grandi complessi sinfonici e produzioni operistiche.
La scelta del Macerata Opera Festival, è quindi una scelta di campo a favore delle pari opportunità ma soprattutto una scelta artistica che segnala all’attenzione generale un fenomeno artistico in atto: non si tratta di riservare quote rosa ma di riconoscere i talenti. Talenti che nella scena musicale di oggi, ci sono, e sono di qualità eccellente.
Basti pensare alla carriera di Julia Jones, chiamata sul podio dell’Aida inaugurale, che segnerà anche il debutto alla regia allo Sferisterio del direttore artistico Francesco Micheli. Nel caso della Jones la notizia non è il fatto che si tratti di una donna ma che l’apertura della 50° stagione sia affidata ad una delle bacchette più prestigiose del panorama operistico internazionale, di casa alle Staatsoper di Vienna e Berlino come al Covent Garden e al Maggio Fiorentino.
Anche in Oriente paesi che già hanno dato alla musica classica occidentale grandi pianiste e violiniste oggi vedono fiorire anche talenti del podio (ricordiamo in Italia Zhang Xian, direttrice cinese dell’Orchestra Verdi di Milano). Dalla Corea viene Eung Sun Kim, che a dispetto dell’età (è nata nel 1988) ha accumulato un notevole repertorio in numerose e importanti sale europee: è dell’anno scorso l’autentico trionfo ottenuto con La Bohème a Francoforte.
In questo fiorire internazionale di protagoniste femminili della direzione d’orchestra l’Italia recupera terreno grazie a figure come la giovane Speranza Scappucci. Già maestro collaboratore e coach per il repertorio italiano all’Opera di Vienna, a Glyndebourne, al Metropolitan , all’Opera di Roma e a Salisburgo, la Scappucci si sta affermando soprattutto nel Regno Unito e negli Stati Uniti come autentica specialista del repertorio operistico italiano. Il suo debutto a Macerata la vede sul podio per la ripresa della leggendaria “traviata degli specchi” firmata da Henning Brockhaus e da Josef Svoboda nel 1992. Un atto di omaggio non solo a Verdi ma, nel 50° della stagione lirica, a due artisti che con questo allestimento hanno richiamato sullo Sferisterio l’attenzione mondiale.
Le direttrici
Julia Jones
Il direttore d’orchestra inglese Julia Jones si esibisce regolarmente in molti dei principali teatri d’opera europei. Recenti successi includono Idomeneo e Die Zauberflöte alla Semperoper di Dresda, La Traviata con la Welsh National Opera, Idomeneo a Francoforte, Così fan tutte alla Royal Opera House, Covent Garden e Madama Butterfly al Grand Théâtre de Bordeaux.
Negli ultimi anni, Julia Jones è apparsa come direttore ospite alla Staatsoper di Berlino (Otello, Aida, La Traviata, Le Nozze di Figaro), alla Wiener Staatsoper (Die Zauberflöte, La Bohème, Così fan tutte), alla Staatsoper di Amburgo (Macbeth , Idomeneo, Otello) e alla Volksoper di Vienna (Don Giovanni, La Traviata, Le avventure di Mr. Broucek, Carmen). È ospite regolare al Teatro dell’Opera di Francoforte dove le nuove produzioni includono Die Entführung aus dem Serail, Le Nozze di Figaro, La Damnation de Faust e Così fan tutte. Impegni futuri includono Die Zauberflöte al Covent Garden, nuove produzioni di Otello e il Castello di Barbablù a Bordeaux, Fidelio alla Volksoper di Vienna.
Eun Sun Kim
Ha studiato a Seoul composizione e direzione d’orchestra e ha continuato la sua formazione presso la Scuola di Musica di Stoccarda, dove si è laureata con lode.
Ha debuttato all’Auditorio Nacional di Madrid con l’Orquesta Sinfónica de Madrid e al Real Teatro con Il Viaggio a Reims di Rossini nella primavera del 2010, e al Teatro dell’Opera di Graz con La Boheme. Nel giugno 2012 ha debuttato con successo alla Wiener Volksoper con Carmen di Bizet.
Nella primavera del 2012 è stato acclamata al Teatro dell’Opera di Francoforte per il suo debutto con La Bohème. Nell’autunno del 2013 dirigerà la nuova produzione di Der Fledermaus di Strauss presso la English National Opera di Londra. Nel 2014 sarà a Vienna e Marsiglia con La traviata e con La sonnambula a Francoforte con il soprano Brenda Rae nel ruolo del titolo.
Speranza Scappucci
Nata a Roma e diplomatasi a Santa Cecilia, Speranza Scappucci ha costruito una carriera di successo internazionale come maestro collaboratore di alcuni dei più grandi direttori del nostro tempo, quali Riccardo Muti, Zubin Metha, Seiji Ozawa in teatri come il Metropolitan, l’Opera di Roma, la Lyric Opera di Chicago, il Festival di Salisburgo. È stata inoltre maestro collaboratore al festival di Glyndebourne dal 2001 al 2006. Negli ultimi anni Speranza Scappucci si è affermanta sulla scena internazionale come direttrice d’orchestra: di recente ha diretto I Capuleti e i Montecchi di Bellini alla Yale Opera, dopo il precedente successo della produzione di Così fan tutte del 2012 in cui aveva diretto dal cembalo la Yale Philharmonia. Tra i prossimi impegni l’inaugurazione della stagione 2013-14 della Scottish Opera con una nuova produzione di Don Giovanni, protagonista Sir Thomas Allen.
I registi
Francesco Micheli
Francesco Micheli è direttore artistico del Macerata Opera Festival dal 2011. Nato nel 1972 a Bergamo, laureato in Lettere Moderne, si è diplomato a 24 anni alla Civica Scuola d’Arte Drammatica «Paolo Grassi» di Milano. Inizia a lavorare come aiuto regista per i circuiti lirici regionali toscano e lombardo, il Festival di Wexford. Nella regia d’opera debutta nel 1997 con La Cantarina di Niccolò Piccinni, per il Museo del Teatro alla Scala. Nello stesso anno dà inizio alla collaborazione con l’As.Li.Co. per il progetto Opera Domani. Caratteristica della sua attività come regista d’opera è la sperimentazione che lo ha portato a ramificare la sua attività in diversi ambiti creando un laboratorio sperimentale permanente per vivere il teatro lirico anche in contesti inusuali, convinto della necessità che il melodramma torni al centro della vita sociale nazionale. Ha collaborato con il Massimo di Palermo al progetto per le scuole ed ha ideato e diretto eventi in piazza e progetti a carattere sperimentale con l’Accademia di Santa Cecilia di Roma, il Maggio Musicale Fiorentino, le Olimpiadi invernali di Torino, il Rossini Opera Festival. Cura i progetti per le scuole e presenta le proiezioni dei concerti nei cinema per la Filarmonica della Scala. Nel corso della stagione 2010/2011 Francesco Micheli è stato regista tra l’altro de Il barbiere di Siviglia al Massimo di Palermo, Roméo et Juliette di Gounod all’Arena di Verona (lo spettacolo sarà ripreso nell’agosto 2013) e Il killer di parole e La Bohème alla Fenice di Venezia, dove a novembre 2012 ha inaugurato l’anno verdiano con un Otello che è stato ripreso pochi giorni fa con enorme successo nel cortile di Palazzo Ducale e sarà replicato in tournée in Giappone. Insegna Regia presso il biennio di specializzazione in Scenografia all’Accademia di Brera e collabora con la tv satellitare Sky Classica.
Franco Ripa di Meana
Nel 1984 debutta come attore alla Biennale di Venezia nella compagnia la Gaia Scienza di Giorgio Barberio Corsetti, con cui lavorerà per tre stagioni.
Come aiuto regista ha lavorato dal 1987 al 1989 al Teatro alla Scala di Milano, e in seguito nei maggiori teatri lirici italiani ed europei. Dal 1990 ha collaborato regolarmente con Luca Ronconi e Graham Vick, curando la ripresa di molti loro spettacoli.
Ha debuttato nella regia d’opera nel 1991 al Teatro San Carlo di Napoli; all’estero il suo primo allestimento è stato al Festival di Wexford nel 1998. Da allora ha messo in scena oltre quaranta opere liriche, tanto di autori contemporanei, quanto del repertorio più consueto o meno frequentato.
Nell’ottobre 2006 ha debuttato al Teatro alla Scala di Milano, con la regia di Ascanio in Alba di Mozart.
Nel 2009 ha inaugurato la stagione estiva dell’Opera di Roma a Caracalla con Tosca, e quella del Maggio Musicale Fiorentino con Trovatore, La trraviata e Rigoletto in tre serate consecutive. Nel 2010 ha debuttato in Cina, con la regia di Elisir d’amore per il NCPA di Beijng, ha inaugurato la stagione del Teatro La Fenice di Venezia con Intolleranza di Luigi Nono nel 2011, e con Lou Salome di Giuseppe Sinopoli nel 2012.
Henning Brockhaus
Nato a Plettenberg, nel 1965 si diploma in lingue. Nello stesso anno inizia gli studi musicali alla Nordwest-Deutsche Musikakademie di Detmold, presso la quale si diploma in clarinetto e segue i corsi di composizione. Dopo una carriera promettente come clarinettista riprende gli studi alla Freie Universität di Berlino, dove studia psicologia, filosofia e scienza del teatro, seguendo contemporaneamente come assistente volontario alla regia diverse produzioni sia alla rinomata Volksbühne, al Berliner Ensemble e La Staatsoper di Berlino.
L’incontro nel 1975 con Giorgio Strehler, di cui diviene assistente e collaboratore al Piccolo Teatro, segna il suo orientamento definitivo verso la regia. La collaborazione con Strehler prosegue anche al Teatro alla Scala di Milano con Lohengrin, due riprese di Die Entführung aus dem Serail, Simon Boccanegra, Don Giovanni e Le Nozze di Figaro. Dal 1984 al 1989 è drammaturgo e regista stabile al Théâtre de l’Odeon, Théâtre de l’Europe a Parigi, mettendo in scena L’histoire inachevée di Volker Braun, Jeux de femme di Zanussi ed Il signor Pirandello è desiderato al telefono di Tabucchi.
Tra i suoi successi più acclamati dalla critica sono indimenticabili le produzioni di Traviata, Rigoletto, Lucia di Lammermoor, Attila e Madama Butterfly al Macerata Opera Festival, Otello al Teatro Comunale di Bologna, La traviata, Macbeth ed Elektra al Teatro dell’Opera di Roma. Nel 1993 per La Traviata e nel 2003 per El Cimarrón di Hans Werner Henze riceve il Premio Franco Abbiati della Critica Musicale Italiana.
Nel 2005, nell’ambito del Festival Pergolesi-Spontini, mette in scena lo spettacolo Vanne, carta amorosa, nel 2006, a Caracalla, per il festival estivo del Teatro dell’Opera di Roma, Turandot, di Giacomo Puccini, nel 2007 Jakob Lenz di Wolfgang Rihm a Macerata Terra dei Teatri.
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