Teatro Comunale di Bologna, 10 giugno 2014
Così fan tutte
Dramma gioco in due atti su libretto di Lorenzo Da Ponte
Musica di Wolfgang Amadeus Mozart
Prima della pausa estiva il Teatro Comunale di Bologna ha proposto, a conclude del trittico mozartiano iniziato nel 2011, il Così fan tutte, non con l’annunciato allestimento di Martone – che ricordiamo aveva già curato la regia di Don Giovanni e Nozze di Figaro – ma con uno spettacolo proveniente dal Teatro Lirico di Cagliari realizzato da Daniele Abbado nel lontano 1994. Tralasciando la misteriosa scomparsa della regia di Martone, in questo allestimento rimaneva, come principale fonte d’interesse la direzione di Michele Mariotti, che tornava al Comunale con Mozart dopo il successo delle Nozze di Figaro di due anni fa. Mariotti è riuscito a trasformare uno spettacolo molto comune e a tratti noioso e obsoleto, in un’opera elettrizzante e musicalmente di altissimo livello.
Come già detto, la regia di Abbado è alquanto datata e lo dimostra soprattutto negli interventi fuori palcoscenico dei personaggi, che ogni tanto vagano per la platea come anime in pena e a discapito del canto e della visibilità, tipico di alcune regie abbadiane, e non solo, degli anni 90. L’idea del regista parte dal poco originale “teatro nel teatro” in cui su una rena sabbiosa (simboleggiante la spiaggia partenopea), tra una fuga di archi scenici che danno una suggestiva idea prospettica, si muovono i sei personaggi. Nonostante alcune cadute la regia regge bene e rende lo spettacolo elegante e con spunti felici. Di contro pareva poco accurata la caratterizzazione dei personaggi, a favore di una convenzionalità che sa di stantio o collegata a una particolare idea registica. Molto belle le scene di Luigi Perego, che ha anche curato i costumi settecenteschi dei personaggi (eccetto don Alfonso che vestiva in smoking nero…). Come abbiano detto sul palcoscenico una fuga di boccascena che simboleggia – in uno spazio scenico neutro, quasi nullo – l’atemporalità della vicenda ma anche i confini del gioco di inganni, realtà e finzioni. Interessanti le proiezioni che completano le scene e che evocano volti di statue neoclassiche, di solchi sulla sabbia e di vedute del Vesuvio o più spesso di vivaci stoffe colorate, in base alle varie arie del libretto; se da un lato posso apparire troppo invadenti, risultano infine funzionali alla regia.
Opportune e ben dosate le luci di Daniele Naldi, che evocano puntualmente il clima settecentesco dell’ambientazione.
Come abbiamo già accennato la direzione di Michele Mariotti alla guida dell’Orchestra del Comunale è stata eccelsa, regalando atmosfere mozartiane suggestive in una ricchezza di colori e di sfumature che gli è tipica; mirabile il suo amalgama con le voci dei cantanti che ha aiutato nel personalizzare le loro voci senza mai coprirle. La finezza nel tratto, la precisione, la disinvoltura e la passione sono emerse di continuo, riuscendo a materializzare la partitura.
Cast complessivamente discreto con voci abbastanza assortite.
Brava la Fiordiligi di Yolanda Auyanet dalla voce corposa, morbida ed agile; abile negli acuti. Riesce ad incarnare un personaggio autentico, nel pieno della tradizione mozartiana.
Anna Goryachova si è cimentata nel ruolo di Dorabella. Ha dimostrato di essere all’altezza del ruolo soprattutto nei momenti più intimistici. Non sempre convince nonostante la grande estensione vocale; scenicamente poco efficace.
Effervescente la Despina di Giuseppina Bridelli. Riesce a dare un’ottima prova scenica e la vocalità brillante, unita ad ottima verve la rendono un personaggio chiave della serata.
Dmitry Korchak ha impersonato Ferrando, personaggio non molto conforme alla sua voce che ha portato a termine con pienezza scenica e con qualche difficoltà vocale.
Bravo Simone Alberghini in un passionale Guglielmo, interpretato con stile e pienamente nel personaggio: convince e coinvolge pienamente in una ottima interpretazione canora.
Il Don Alfonso di Nicola Ulivieri è risultato autorevole e signorile con voce calda e pastosa.
Buona la prova del coro del Teatro Comunale diretto dal maestro Andrea Faidutti.
In una serata afosa il Teatro Comunale era pieno e il pubblico appassionato e coinvolto ha tributato ovazioni per il maestro Mariotti e apprezzamento per il cast specialmente per Alberghini.
Fiordiligi Yolanda Auyanet
Dorabella Anna Goryachova
Despina Giuseppina Bridelli
Ferrando Dmitry Korchak
Guglielmo Simone Alberghini
Don Alfonso Nicola Ulivieri
Direttore Michele Mariotti
Maestro del coro Andrea Faidutti
Regia Daniele Abbado
Regista collaboratore Boris Stetka
Scene e costumi Luigi Perego
Luci Daniele Naldi
Orchestra e Coro del Teatro Comunale di Bologna
Allestimento del Teatro Lirico di Cagliari
Mirko Bertolini