La Cambiale di Matrimonio. Rossini. Parma

cambiale-1

Regio di Parma

21 Febbraio 2014

LA CAMBIALE DI MATRIMONIO, Farsa comica in un atto su libretto di Gaetano Rossi

Musica di Gioachino Rossini

interpreti della Scuola di Canto del Conservatorio di Musica «A. Boito» di Parma, coordinati da Lelio Capilupi, Donatella Saccardi

Produzione realizzata in collaborazione con Conservatorio di Musica “A. Boito”, Liceo Artistico Statale “Paolo Toschi”, Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato “Primo Levi” di Parma. Nuovo allestimento del Teatro Regio di Parma in coproduzione con Fondazione iTeatri di Reggio Emilia

cambiale-2

Grande successo per questa opera giovanile di Gioachino Rossini, La Cambiale di Matrimonio, per la prima volta al Teatro Regio di Parma. La nuova produzione, vede la firma di  Andrea Cigni e le scene di Dario Gessati, i costumi di Valeria Donata Bettella e le luci di Fiammetta Baldiserri; è stata realizzata in collaborazione con il Conservatorio di Musica “Arrigo Boito”, il Liceo Artistico Statale “Paolo Toschi” (che ha collaborato per la realizzazione delle scene) e l’Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato “Primo Levi” di Parma (che ha collaborato per la realizzazione dei costumi), in coproduzione con la Fondazione iTeatri di Reggio Emilia. Protagonisti al loro debutto gli interpreti della Scuola di Canto del Conservatorio di Musica “A. Boito” di Parma, coordinati da Lelio Capilupi e Donatella Saccardi. Un allestimento che parrebbe solo un saggio di giovani leve del canto e che invece ha meritato giustamente un plauso per la qualità del prodotto.

cambiale-3

La regia di Cigni è originale e divertente. Partendo dal presupposto che il debutto avviene nella terra che mondialmente è nota per il suo prodotto tipico: il Parmigiano Reggiano e di conseguenza per i suoi allevamenti bovini, Cigni immagina il protagonista, Tobia Mill, come un ricco allevatore di vacche da latte e intorno a questa ambientazione “nostrana” fa muovere la vicenda. Il giovane regista crea situazioni divertenti e mai volgari, che inducono al riso e fanno da cornice a questa trama semplice e classica. Le stesse scene contribuiscono ad illustrare ottimamente l’ambiente e le varie stanze in cui avviene la vicenda, grazie a pareti scorrevoli, il che non induce certo alla noia dell’ambiente unico. Nulla è lasciato al caso, ma tutto, nei minimi particolari, contribuisce a rendere questa breve farsa un’opera completa. Molto ben caratterizzati i personaggi, soprattutto Slook, lo stereotipo del ricco texano e Norton, trasformato per l’occasione in un maggiordomo un po’… frou frou. Nel finale, infine, un coup de théâtre dedicato a uno dei maestri del teatro lirico italiano: i quattro protagonisti in groppa a delle vacche manovrate dalla servitù, vuole ricordare (e scimmiottare) l’indimenticabile Rinaldo di Haendel, per la regia di Pizzi del 1985. Una regia giovane, fresca, raffinata, piacevole e che si gusta in pieno, come ha dimostrato il pubblico presente.  I giovanissimi cantanti, come abbiamo detto, tutti allievi della Scuola di Canto “Boito”, hanno dato prova di possedere le qualità per eccellere nella lirica.

cambiale-4

Un buffo professionale è Marco Granata nel ruolo di Tobia Mill. La sua voce si segnala per timbro e colore ed è ben modulata. Voce omogenea, chiara e pulita quella della giapponese Nao Yokomae nel ruolo di Fanny. Pienamente nella parte Lorenzo Caltagirone in Edoardo Milfort. Si mostra a suo agio sulla scena, regalando una voce fresca, sicura e acuti ben piazzati.

cambiale-6

Il giapponese Fumitoshi Miyamoto, vocalmente all’altezza del ruolo, è stato una delle voci migliori e disinvolte della serata. Il ruolo di Slook è stato tratteggiato in modo divertente. Ha dato prova di essere un ottimo caratterista Andrea Pellegrini in Norton, ma non solo, la sua voce rotonda e sonora è un buon presupposto per altri ruoli anche più complessi. Federica Cacciatore in Clarina ha dimostrato pienamente la sua voce nell’aria Anch’io son giovine, eseguita con grande cura e precisione.

cambiale-5

Direzione molto leggera, forse troppo, del maestro Francesco Cilluffo, alla guida dell’ Orchestra del Conservatorio di Musica “A. Boito” di Parma. I tempi un po’ dilatati non hanno fatto apprezzare molto il brio rossiniano. Il pubblico che gremiva il Regio, non solo ha apprezzato divertito canto e regia, ma ha tributato applausi a scena aperta a tutti i cantanti e infine lungo plauso a regista e direttore.

Sir Tobia Mill Marco Granata

Fanny Nao Yokomae

Edoardo Milfort Lorenzo Caltagirone

Slook Fumitoshi Miyamoto

Norton Andrea Pellegrini

Clarina Federica Cacciatore

Maestro concertatore e direttore Francesco Cilluffo

Regia Andrea Cigni

Scene Dario Gessati

Costumi Valeria Donata Bettella

Luci Fiammetta Baldiserri

Orchestra del Conservatorio di Musica “A. Boito” di Parma

Mirko Bertolini