Domenico Gatto
Teatro Carlo Felice, 18 novembre 2014
Sono passati ben quarantadue anni dall’ultima edizione genovese della Luisa Miller, l’opera considerata unanimemente il preludio alla trilogia popolare verdiana.
Un ritorno voluto da Andrea Battistoni, direttore residente del teatro, e “ firmato” da Leo Nucci, regista della messinscena oltre che interprete del ruolo di Miller padre. Un artista di grande esperienza e competenza musicale come il baritono emiliano non poteva che regalare al pubblico una impostazione registica che finalmente si é attenuta strettamente alle indicazioni fornite del libretto. Una regia che a qualcuno sarà sembrata eccessivamente convenzionale ma che, invece, ha evitato di far subire al pubblico stucchevoli “trovate” e quegli inutili eccessi oggi in voga e, quelli si, ormai sinceramente convenzionali.
Andrea Battistoni ha diretto l’ottima Orchestra del teatro Carlo Felice in modo forse troppo grintoso ed in alcuni momenti eccessivo ,tanto da coprire in diversi passaggi le voci degli interpreti. Essenziale per la riuscita dell’ opera il contributo efficace del coro preparato da Pablo Assante.
Il cast nel complesso si è dimostrato di alto livello.
Nel ruolo del titolo Anna Pirozzi ha fornito una buona prova, grazie al suo timbro vocale ed alla capacità di modulare i suoni – qualità indispensabile in una parte come questa – soprattutto nell’aria del primo atto dove è riuscita ad affrontare in modo molto convincente tutte le agilità della partitura verdiana
Bella la prova di Giuseppe Gipali nel ruolo di Rodolfo, voce elegante e morbida pur se,in qualche momento , ha palesato lievi lacune negli armonici ma non aiutato in ciò dall’acustica del teatro.
Carlo Colombara nel ruolo del Conte di Walter è stato convincente grazie alla sua voce grave. Una voce ideale per rendere al meglio questo cupo personaggio.
Così come di alto livello sono stati il Wurm di Giovanni Battista Parodi e la Duchessa Federica di Daniela Innamorati.
Completavano il cast Sofia Koberidze nel ruolo di Laura e Alberto Angeleri nel ruolo del contadino.
Per concludere bisogna riconoscere ancora una volta la maestria di Leo Nucci, che nel ruolo di Miller padre, ha confermato tutte quelle straordinarie qualità che lo rendono unico nel panorama lirico mondiale: un fraseggio impeccabile e una straordinaria facilità negli acuti.
E’, quella di Nucci una voce che, nonostante l’avanzare degli anni, mantiene una freschezza e una vitalità eccezionali . La voce di un artista a cui dobbiamo riconoscere non solo qualità vocali straordinarie ma anche coerenza, competenza, misura e una dedizione all’arte musicale che nasce da un profondo senso di rispetto e di gratitudine per il pubblico che , da sempre, lo segue con passione e costanza
Il conte di Walter CARLO COLOMBARA
Rodolfo GIUSEPPE GIPALI
Federica DANIELA INNAMORATI
Wurm GIOVANNI BATTISTA PARODI
Miller LEO NUCCI
Luisa ANNA PIROZZI
Laura SOFIA KOBERIDZE
Un contadino ALBERTO ANGELERI
Direttore Andrea Battistoni
Maestro del Coro Pablo Assante
Regia Leo Nucci
ripresa da Salvo Piro
Scene Rinaldo Rinaldi
Costumi Alberto Spiazzi
Luci Claudio Schmid
riprese da Luciano Novelli
Orchestra e Coro del Teatro Carlo Felice di Genova
Allestimento Teatro Municipale di Piacenza, Teatro Comunale di Ferrara e Teatro Alighieri di Ravenna