L´occasione fa il ladro. Rossini. Pésaro

Rossini Opera Festival

Adriatic Arena. 19 agosto 2013

Burletta per musica in un atto di Luigi Prividali

LA VALIGIA

Felicissimo e sempre attuale per capacità inventiva e genialità teatrale l’allestimento de L’occasione fa il ladro, concepito da Jean Pierre Ponnelle per l’edizione del ROF datata 1987 e intelligentemente riproposto quest’anno all’interno della programmazione del Festival. Tutto parte da un’enorme valigia portata a spalle attraverso la platea fin sul palcoscenico da Martino, dalla quale man mano viene estratto quanto necessita per la messa in scena, partendo dagli spartiti musicali che il servo distribuisce con dovizia, fino ai protagonisti stessi che da tale valigia paiono appunto materializzarsi. Le scene sono dipinte e sono issate con incredibile rapidità da attrezzisti in abito da lavoro durante l’esecuzione della sinfonia iniziale, mentre vengono riprodotti i rumori del temporale e i cantanti vengono bagnati con dell’acqua contenuta in un catino così da ottenere l’effetto bagnato. Da lì lo spettacolo scorre via liscio senza intoppi, mantenendo sempre viva l’attenzione del pubblico e pervaso da una straordinaria vena ironica: tutto è perfettamente congeniato, i veloci movimenti a vista delle scene, gli spostamenti del mobilio, i gesti dei protagonisti che indossano, tra l’altro, costumi di rara bellezza. Insomma, un piccolo capolavoro che non risente affatto del passare degli anni!

 

Straordinario da un punto di vista teatrale il Martino di Paolo Bordogna che con la sola mimica facciale è in grado di generare il sorriso: l’emissione è morbida e scorrevole, il timbro bello e avvolgente. Ben delineato anche il Don Parmenione di Roberto De Candia, la linea di canto è solida ed elegante, la voce piacevolmente scura. Enea Scala nel ruolo del Conte Alberto, sebbene forse un po’ sbiancato nel registro acuto, evidenzia una buona qualità del legato e scioltezza nell’esecuzione delle agilità. Qualche leggera difficoltà nelle note alte anche per Elena Tsallagova che nel complesso regge però bene la parte, interpretando una Berenice volitiva e passionale. Buoni il Don Eusebio di Giorgio Misseri e l’Ernestina di Viktoria Yarovaya, dotata di uno strumento dal timbro davvero piacevole.

 

Molto precisa, anche se a tratti forse un po’ troppo tecnica, la direzione dell’Orchestra Sinfonica G. Rossini di Yi-Chen Lin che si mostra capace di mantenere sempre un perfetto accordo fra buca e palcoscenico.

 

Teatro Rossini gremito di un pubblico entusiasta che si è profuso in molti applausi per tutti.

CAST:

Don Eusebio                          Giorgio Misseri

Berenice                                 Elena Tsallagova

Conte Alberto                        Enea Scala

Don Parmenione                    Roberto De Candia

Ernestina                                Viktoria Yarovaya

Martino                                  Paolo Bordogna

 

Direttore                                 Yi-Chen Lin

 

Regia, scene e costumi           Jean-Pierre Ponnelle

Orchestra Sinfonica G. Rossini

Simone Manfredini