La serva padrona. Pergolesi. Desenzano

Convincente «Serva padrona» firmata Marrocu

■ Brillante e applaudito alle- stimento de «La serva padro- na» di Pergolesi al Castello di Desenzano per la rassegna esti- va promossa dal Comune. Fir- mato da Paoletta Marrocu, ce- lebre cantante lirica al suo de- butto nella regia, lo spettacolo era una ripresa all’aperto di quello presentato lo scorso in- verno al Teatro Bonoris di Montichiari.

In origine «La serva padrona» era un intermezzo in due parti e, come tale, nel Settecento ve- niva rappresentato fra gli atti di un’opera seria. Per trasforma- re l’intermezzo in una vera e propria pièce autonoma, co- me s’usa ai nostri giorni, non è fuori luogo operare alcuni in- terventi. Paoletta Marrocu e il maestro al pianoforte Anna Brandolini (che svolgeva il ruo- lo dell’orchestra d’archi previ- sta dalla partitura originale) hanno inserito all’inizio di cia- scuna parte due brani strumen- tali pergolesiani in funzione di ouverture: il primo era tratto da «Lo frate ’nnamorato», il se- condo era invece una Gavotta con variazioni scelta anche da Stravinskij per il balletto «Pulci- nella». Tutto questo aveva an- che lo scopo di valorizzare l’aspetto mimico del personag- gio di Vespone, il servo muto dell’intermezzo, l’altra sera ben interpretato dall’attrice Ve- ronica Niccolini.

Anche se non canta, Vespone è comunque fondamentale per la comicità dell’operina, so- prattutto nella seconda parte, quando facendo il verso agli eroi epico-cavallereschi riesce a convincere il vecchio conte Uberto a sposare la sua grazio- sa e intraprendente cameriera. Molto bravi dal punto di vista teatrale e vocale il giovane so- prano desenzanese Chiara Mi- lini nel ruolo della serva padro- na e il basso Antonio De Gobbi in quello del conte. Perfettamente integrato nel meccanismo scenico l’appor- to musicale della pianista An- na Brandolini.

Marco Bizzarini

«GIORNALE DI BRESCIA» 13/AGOSTO/2013