Le Nozze di Figaro al Teatro Valli di Reggio Emilia

Le Nozze di Figaro al Teatro Valli di Reggio Emilia
Le Nozze di Figaro al Teatro Valli di Reggio Emilia

In un Teatro Valli gremito come da tempo non si vedeva, un grande successo per Le Nozze di Figaro che portavano la firma di Mario Martone. Uno spettacolo che ha soddisfatto sia per le belle voci presenti che per la raffinatezza della regia.

Nella bellissima cornice del Teatro Municipale di Reggio Emilia, Le Nozze di Figaro di W. A. Mozart non potevano trovare maggiore e calorosa accoglienza. Il tutto esaurito – come da tempo non si vedeva nella stagione lirica – è dovuto, oltre che al titolo, anche al fortunato allestimento di Mario Martone che risale al 2006 per il Teatro San Carlo di Napoli e che da allora ha raccolto successi in tutti i principali teatri italiani e non solo. Il regista teatrale e cinematografico Raffaele Di Florio lo riprende per questa occasione, riuscendo a rendere in pieno l’idea originaria e a dare una profonda caratterizzazione a tutto lo spettacolo, rendendolo brioso, arioso, solare e divertente. La regia si avvale della elegante scena unica di Sergio Tramonti, che ha realizzato due scalinate frontali che portano ad un terrazzo. In questo spazio la vicenda di Figaro, del Conte, di Susanna e della Contessa si snoda in un narrando mai noioso e vivace. La scena poi scende ed invade non solo la buca dell’orchestra, ma fa diventar un tutt’uno la platea con l’azione. Certamente non è un’idea originale e può rivelarsi pericolosa per il canto, ma qui si amalgama perfettamente al contesto registico riuscendo a far entrare veramente lo spettatore nel vivo del palazzo di Almaviva. Azzeccati i bei costumi di Ursula Patzak che evocano un settecento semplice, ma ricco di effetto e si inseriscono pienamente nella scelta temporale e piuttosto filologica del regista. Anche le luci, impostate da Pasquale Mari, riescono a immergere in una visione molto poetica e temporale la vicenda: luci, ombre, boschi di ombre, giorno, notte… il pubblico è avvolto dal calore di una luce che riporta inspiegabilmente alle giornate di Siviglia. Una regia che ha accarezzato e avvolto lo spettatore, senza essere invadente o soverchiatrice, ma funzionale e al servizio dell’immortale musica di Mozart.

Le Nozze di Figaro al Teatro Valli di Reggio Emilia
Le Nozze di Figaro al Teatro Valli di Reggio Emilia

La direzione del maestro Matteo Beltrami, alla guida di una Orchestra Filarmonica Italiana non al massimo, è grintosa e spinge il pedale giusto dell’acceleratore dove serve. I tempi sono sostenuti, ma equilibrati, ritrovando nella sua mano la raffinatezza della regia. Il maestro Beltrami riesce a mettere in rilievo colori e dinamiche dello spartito mozartiano.

Un valido cast ha fatto sì che si apprezzasse ancora di più questo allestimento. Nel ruolo di Figaro lo spagnolo Simon Orfila, che possiede in pieno la presenza scenica del personaggio. La voce è decisamente sonora e curata, con una tecnica ottima che va a braccetto con la sua vocalità sanguigna. Eva Mei è una delicata Contessa, raffinata, dalla tecnica impeccabile. La sua matura interpretazione risente della lunga esperienza e dei tanti successi, dovuti alla voce sempre cristallina e limpida, che produce un suono soave e solido. Laura Giordano è stata la rivelazione della serata. La sua spavalda e romantica Susanna ha incantato. La voce è limpida e morbida, fresca e duttile; offre una presenza scenica da cantante disinvolta e matura. Veterano del ruolo, Roberto de Candia è un perfetto e autorevole Conte d’Almaviva; cantante ideale per il personaggio, voce sicura e solida, dotata di smalto e rotondità. Non pienamente nel personaggio il Cherubino di Laura Polverelli; la dinamicità scenica non corrisponde ad una freschezza e sicurezza vocale tale da rendere appieno il ruolo. Brava Marigona Qerkezi in una simpatica Marcellina; dimostra padronanza vocale e valide agilità in una voce rotonda e brillante. Poco caratterizzato, ma pur sempre valido il Don Bartolo di Francesco Milanese. Giocava in casa il sassolese Matteo Macchioni in Don Basilio e a suo agio nel personaggio, a cui ha dato la giusta maturità vocale e la giusta comicità. Efficace e simpatico il Don Curzio di Ugo Tarquini. Brava e frizzante Giulia Bolcato in Barbarina; nel personaggio Carlo Checchi in Antonio.

Impareggiabile il Coro del Teatro Regio di Parma preparato dall’infaticabile maestro Martino Faggiani.

Uno spettacolo veramente apprezzato dal pubblico reggiano, in cui hanno fatto da padroni Laura Giordano e Simon Orfila, ma applauditissimo anche tutto il resto del cast. Un Teatro Valli così pieno ed entusiasta non si vedeva da qualche decennio, si spera che possa essere una felice ripresa.

Mirko Bertolini