Si apre (finalmente) il sipario sulla Stagione Concertistica 2015 del Teatro Lirico di Cagliari: un cartellone suggestivo e variegato – dal 13 marzo al 21 maggio – che spazia dai celeberrimi Concerti e le Sinfonie di Ludwig van Beethoven e Petr Il’ic Čajkovskij alla musica sacra di Giuseppe Verdi e Gabriel Fauré, dai Capricci di Niccolò Paganini a “The Telephone” di Gian Carlo Menotti, dalla tradizione napoletana ad una ricerca sulla vocalità femminile sulla falsariga delle grandi protagoniste del Novecento, senza dimenticare le due “monografie” dedicate a Giacomo Puccini e Ottorino Respighi.
Se l’eclettismo sembra la chiave di volta – o il principio ispiratore – di un itinerario fra Romanticismo e avanguardie del secolo breve, è interessante l’accostamento tra nomi di spicco del panorama musicale internazionale e giovani artisti: sul podio si alterneranno direttori come Donato Renzetti e Fabrizio Maria Carminati, Alexander Vakoulsky e Cem Mansur, e giovani promesse come il talentuoso Joachim Jousse, il leccese Eliseo Castrignanò, e i parmigiani Sebastiano Rolli e Stefano Rabaglia (che dopo l’incipit fra Verdi e Porrino, dirigerà il concerto “In viaggio tra Francia e Spagna”). Tra i solisti, il pianista Roberto Cappello che suonerà Beethoven e Čajkovskij per poi cimentarsi con un repertorio solistico fra Tardo Romanticismo e swing, la violinista Marianna Vasileva che affronterà i Ventiquattro Capricci e, diretta da Jousse, dialogherà con l’orchestra sulla partitura del Concerto in Re maggiore di Čajkovskij; e un’altra giovane e brillante interprete del violino, Alena Baeva. Le voci del soprano Angela Nisi e del baritono Sergio Vitale impreziosiranno il Requiem di Fauré e i Quattro Pezzi Sacri verdiani, mentre il mezzosoprano Anna Maria Chiuri e il tenore Roberto Iuliano (che hanno duettato nel concerto straordinario ai primi di marzo) proporranno due recitals a tema, tra la cultura partenopea e le dive della canzone.
A dare il la alla stagione concertistica – venerdì 13 marzo alle 20.30 e sabato 14 marzo alle 19 – sarà la bacchetta di Alexander Vakoulsky, alla guida dell’orchestra della Fondazione, per una preziosa antologia dell’opera di Petr Il’ic Čajkovskij, dall’Ouverture di “Romeo e Giulietta” alla Fantasia sinfonica della “Francesca da Rimini”, preludio alla splendida Sesta Sinfonia in si minore op. 74 – la celebre “Patetica”.
Riflettori puntati sull’Orchestra e il Coro del Teatro Lirico di Cagliari – diretti da Sebastiano Rolli – venerdì 20 marzo alle 20.30 e sabato 21 marzo alle 19, con le voci soliste di Angela Nisi (soprano) e Sergio Vitale (baritono) per un intrigante dittico che accosta il Requiem op. 48 per soli, coro e orchestra di Gabriel Fauré ai Quattro Pezzi sacri nn. 6-9 di Giuseppe Verdi.
L’arte del violino e la magia dell’orchestra nel duplice appuntamento venerdì 27 marzo alle 20.30 e sabato 28 marzo alle 19 – con il Concerto in Re maggiore per violino e orchestra op. 35 di Petr Il’ic Čajkovskij e l’Ottava Sinfonia in Sol maggiore op. 88 di Antonín Dvořák nell’interpretazione di Joachim Jousse – alla guida dell’Orchestra della Fondazione, con il violino solista di Marianna Vasileva. La stessa Marianna Vasileva sarà protagonista anche mercoledì 1 aprile 2015, ore 20.30 – (per il turno A) in un virtuosistico assolo dedicato ai Ventiquattro Capricci di Niccolò Paganini.
Nel segno del sacro – in occasione della Pasqua cristiana – il Coro del Teatro Lirico eseguirà la Liturgia di San Giovanni Crisostomo per coro a cappella op. 41 di Čajkovskij (le cui partiture tracciano come un fil rouge all’interno del cartellone) in due concerti fuori abbonamento giovedì 2 aprile nella Basilica di Santa Croce e sabato 4 aprile nella Basilica di San Saturnino, con la direzione di Sebastiano Rolli.
L’ideale dialogo “a distanza” fra due geni musicali – Ludwig van Beethoven e Petr Il’ic Čajkovskij – proseguirà venerdì 3 aprile alle 20.30 e sabato 4 aprile alle 19: l’Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari, con Roberto Cappello al pianoforte e Eliseo Castrignanò sul podio, eseguirà il Quinto Concerto in Mi bemolle maggiore “Imperatore” op. 73 del grande maestro tedesco e il Primo Concerto in si bemolle minore op. 23 del compositore russo, due autentici “monumenti” della storia della musica occidentale.
La scrittura di Giacomo Puccini è al centro del duplice appuntamento di venerdì 10 aprile alle 20.30 e sabato 11 aprile alle 19con l’Orchestra e il Coro del Teatro Lirico diretti da Fabrizio Maria Carminati: dal Capriccio sinfonico per orchestra, al Preludio sinfonico in La maggiore, a “Crisantemi”, raffinata elegia per orchestra d’archi; poi i Tre minuetti per orchestra d’archi e l’intermezzo da “Suor Angelica”, il meraviglioso coro a bocca chiusa della “Madama Butterfly” e infine la solennità della Messa a quattro voci (Messa di Gloria) in La bemolle maggiore per soli, coro e orchestra.
S’intitola “Mare Nostrum – Musica Classica Napoletana” il concerto che mercoledì 15 aprile alle 20.30 (per il turno A) vedrà protagonista il tenore Roberto Iuliano con l’Ensemble Via Toledo Classic formato da Candido Del Pizzo (alla fisarmonica), Nicola Giglio (alla chitarra classica), Alfonso Lamberti (al mandolino), Ivan Livia (al basso acustico) e Claudio Livia (alle percussioni), in una vivace rievocazione dello spirito e delle atmosfere dei quartieri partenopei.
Un’intrigante antologia dell’opera di Ottorino Respighi – da “Gli uccelli”, suite per piccola orchestra, alle “Antiche arie e danze per liuto” (3 suites) e infine il “Trittico botticelliano” per piccola orchestra – cui seguirà l’esecuzione in forma di concerto di “The Telephone, or L’Amour à trois” di Gian Carlo Menotti – per un excursus nella musica del Novecento – venerdì 17 aprile alle 20.30 e sabato 18 aprile alle 19 in compagnia dell’Orchestra della Fondazione diretta da Fabrizio Maria Carminati.
Se il Coro terrà banco – giovedì 23 e venerdì 24 aprile alle 20.30 – con un programma ancora da definire, sarà invece il direttore turco Cem Mansur a condurre – giovedì 30 aprile alle 20.30 e sabato 2 maggio alle 19 – l’ensemble strumentale cagliaritano sulle note del Concerto in Re maggiore per violino e orchestra op. 61 (con il magico suono dello Stradivari di Alena Baeva) e dell’Ottava Sinfonia in Fa maggiore op. 93 di Ludwig van Beethoven.
Il ritorno di Roberto Cappello – mercoledì 6 maggio alle 20.30 (per il turno B) offre l’opportunità di ascoltare pagine note e altre meno frequentate nelle sale da concerto: il recital pianistico inizierà da “Le stagioni” op. 37b di Petr Il’ic Čajkovskij, per proseguire con “La valse” di Maurice Ravel, e ancora i temi celeberrimi di “An American in Paris” e la “Rhapsody in blue” di George Gershwin.
Un programma ancora misterioso – da definire – per i due concerti di venerdì 8 maggio alle 20.30 – e sabato 9 maggio alle 19, con l’Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari e Donato Renzetti sul podio; venerdì 15 maggio alle 20.30 e sabato 16 maggio alle 20.30 l’ensemble strumentale si cimenterà invece con le note “In viaggio tra Francia e Spagna” con la guida di Stefano Rabaglia.
Chiuderà la stagione Concertistica del Teatro Lirico di Cagliari – giovedì 21 maggio alle 20.30 (per il turno B) – un altro itinerario sonoro: “Parigi, Roma, New York, Vienna – Le Donne” con il mezzosoprano Anna Maria Chiuri che, accompagnata al pianoforte da Roberto Barrali, interpreterà alcune tra le canzoni celebri giocando con i vari registri e stili vocali.
Note a margine – tra politica culturale e economia: nella movimentata conferenza stampa di presentazione sono emersi i punti critici di un cartellone che condensa quindici appuntamenti (e relativi programmi) nell’arco di poco più di due mesi con alcune ripetizioni e ritorni, e con una cadenza quasi settimanale – il che non sarebbe di per sé negativo, anzi, ma certo impegnativo specialmente per un pubblico non del solo capoluogo, e in gran parte di età matura.
E va da sé – indubbiamente stimolante ma forse inutilmente faticoso per gli ensembles – peraltro facilitati dall’omogeneità degli autori, e naturalmente dall’importanza delle partiture proposte – il vertiginoso sfogliare di pagine – ancora in assenza di un direttore musicale.
La straordinarietà della situazione – un rapido avvicendamento ai vertici della Fondazione, e le note tensioni interne – giustifica pienamente il ritardo nella presentazione dei programmi, ma certo non facilita il compito della nuova sovrintendente, chiamata a comporre un programma lirico-sinfonico non con l’anticipo consueto ma in certo senso in ritardo rispetto alla data canonica d’inizio della Stagione.
La suspense che circonda la prossima Stagione Lirica – il cui cartellone verrà svelato a breve – è in realtà il punto fondamentale da cui si potrà iniziare a immaginare il futuro della Fondazione Teatro Lirico di Cagliari. Nell’attesa le premesse – in primis la dichiarata volontà del primo cittadino Massimo Zedda e della Giunta comunale di sopperire alle sofferenze (di cassa) con fondi straordinari, ridando così respiro alla Fondazione nelle spese correnti e evitando ulteriori indebitamenti ed esposizioni bancarie, ma soprattutto l’impegno del sovrintendente Angela Spocci nel rispettare i tempi e raggiungere l’indispensabile pareggio di bilancio – sembrano esserci tutte.
L’incognita vera (oltre alle pagine ancora bianche del programma, che potrebbero riservare piacevoli sorprese) è la risposta del pubblico: grande assente al doppio concerto straordinario del 6 e 7 marzo (peraltro interessante nel confronto tra sensibilità e temperie culturali diverse, dalla cifra compositiva di Giuseppe Verdi alla Sardegna mitica evocata da Ennio Porrino) è infatti l’ideale destinatario del progetto culturale, e dell’intera programmazione lirico-sinfonica, a decidere – almeno sul piano dei numeri – il futuro di un’istituzione preziosa e importante come il Teatro Lirico di Cagliari.
Anna Brotzu