In presenza di varie misure di sicurezza dettate dal rispetto delle norme imposte a causa del Covid 19, Lo STRESA FESTIVAL ha messo in piedi un cartellone di tutto rispetto e di grandi contenuti.
Sabato 18 luglio, la prima serata dei Midsummer Concerts ha visto la partecipazione di Enrico Pieranunzi Trio (Enrico Pieranunzi –pianoforte, Luca Bulgarelli – contrabbasso, Mauro Beggio – batteria), nella suggestiva cornice del Lungolago La Palazzola con vista lago e Isola Bella. Il programma, particolarmente ricco di ritmo, poesia ed eclettici virtuosismi racconta Fellini attraverso le musiche di Nino Rota, fil rouge nella produzione felliniana.
Enrico Pieranunzi, con la simpatica semplicità che lo contraddistingue, ha raccontato aneddoti e ricordi presentando i vari brani, a cominciare dal primo, ovvero il tema da ‘I Vitelloni’ del 1953 dove si può dire che ha visto la luce il genio creativo del Maestro. Poi il Trio interpreta i due temi dal ‘Bidone’ che, titolo premonitore, non ha avuto fortuna ed è stato considerato un vero flop, mentre la musica con ritmo incalzante il primo branco e con accenti poetici il secondo, è rimasta tra le belle composizioni di Rota.
Enrico Pieranunzi al pianoforte è davvero bravissimo ed ascoltandolo, non ci si accorge che il tempo scorre, ma anche gli altri due artisti sono di notevole levatura ed in perfetta simbiosi la puntualità di Mauro Beggio alla batteria che vive con sicura professionalità, ben si unisce alla voce profonda del contrabbasso virtuosistico suonato da Luca Bulgarelli.
La carrellata di successi propone poi ‘Le notti di Cabiria’ con un ricordo a Giulietta Masina, sceneggiatura scritta a quattro mani da Fellini con Ennio Flaiano, che si sono gettati a descrivere un volto delle notti romane. Dopo la citazione del primo premio Oscar, ecco che Pieranunzi annuncia il tema da ‘La Strada’ che valse al maestro il secondo Oscar: a due voci, pianoforte e contrabbasso viene estrapolato lo straordinario tema musicali con delle improvvisazioni magistrali, che anticipano la dedica di un valzer e poi ‘Amarcord’ che diventa evocativamente commovente cui segue il capolavoro de ‘La dolce Vita’.
La serata molto piacevole, con anche un delicato ricordo di Ennio Morricone, e di altissimo livello interpretativo, ha dato agli spettatori entusiasti la speranza di poter tornare a vivere le intime emozioni della musica condividendo con gli altri uno sguardo di soddisfazione e di gioia per essere ancora insieme ed insieme vivere la musica.
La Musica vince sempre.
Renzo Bellardone