
Pomeriggio di grande musica e grandi voci quello organizzato domenica 24 gennaio da Verona Lirica, al Teatro Filarmonico, nel filo della tradizione di oculata ed attenta programmazione da offrire ai suoi abbonati.
Il concerto di ieri ha ben amalgamato un repertorio scelto con classe e cura che ha offerto una
panoramica variegata di brani eseguiti magistralmente dal soprano Daniela Schillaci, il mezzosoprano Marina De Liso, il tenore Max Jota ed il baritono Mario Cassi.
Se le scelte delle arie di soprano e baritono rientravano tra quelle più ascoltate in concerto, sono stati la De Liso e Max Jota ad affrontare brani meno proposti, anche per le particolarità vocali richieste nelle loro esecuzioni e catturare l’attento pubblico di intenditori ed appassionati che gremivano il teatro.
Alle arie da Bianca e Faliero e Rinaldo, proposte con perfetta esecuzione dalla De Liso, ha risposto il tenore Max Jota con un’aria dalla Fosca di Gomes e da Giulietta e Romeo di Zandonai, mettendo in evidenza una vocalità da tenore lirico di grandissima qualità.
Autentica voce lirica piena la Schillaci ha reso da par suo le arie di Leonora del Trovatore e Madama Butterfly e confermato nel duetto della Norma con la De Liso una innata musicalità.
Il baritono Cassi nelle arie dalla Lucia di Lammermoor e dal Falstaff ha confermato la sua vocalità piena, calda, che spazia sicura ed autorevole da Rossini a Verdi ed arriva a Puccini qui celebrato nel duetto con il tenore dalla Boheme.
Un toccante «E lucevan le stelle» dalla Tosca eseguita da Jota ha poi fatto da anticamera al celebre quartetto del Rigoletto dove tenore, soprano e baritono hanno impartito una lezione di canto sull’intreccio magico di questa melodia.
Altra indiscussa mattatrice della serata è stata la pianista Patrizia Quarta che non si è limitata ad “accompagnare” i solisti, ma ha dato prova di grande intelligenza musicale e maestria nell’esecuzione di tutti i brani.
Una grande serata, che se da un lato ha confermato il già riconosciuto valore della Schillaci e di Cassi, dall’altra ha messo in evidenza giustamente, due outsiders come la De Liso e Max Jota che siamo sicuri destinati a diventare due riferimenti negli anni a venire sulla scena lirica.
Il Brindisi della Traviata ha riunito sul palco tutti i protagonisti acclamati da un pubblico particolarmente emozionato e partecipe.
Emanuela Campanella